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INTRODUZIONE
CHE COS’È UN ESTINTORE
CLASSIFICAZIONE DEGLI ESTINTORI
TIPOLOGIE DI ESTINTORI
COME SCEGLIERE L’ESTINTORE GIUSTO
MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI
COME UTILIZZARE UN ESTINTORE
CONCLUSIONI



INTRODUZIONE

Gli estintori rappresentano uno degli strumenti più efficaci per la protezione contro gli incendi. Nonostante la loro presenza sia obbligatoria in molte strutture pubbliche e private, pochi ne conoscono il funzionamento, la classificazione e le corrette modalità d’uso. Questa guida intende fornire una panoramica completa sugli estintori, approfondendo le varie tipologie, i contesti d’impiego e le normative di riferimento, con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro e aggiornato sull’argomento.

CHE COS’È UN ESTINTORE

Un estintore è un dispositivo portatile progettato per spegnere piccoli incendi in situazioni di emergenza. Solitamente è costituito da un contenitore a pressione che contiene un agente estinguente, pronto per essere spruzzato sul fuoco. L’obiettivo principale di un estintore è interrompere la combustione, eliminando uno dei tre elementi essenziali per il fuoco: combustibile, ossigeno e calore.

Per comprendere il funzionamento degli estintori, è utile familiarizzare con il cosiddetto triangolo del fuoco. Questo modello rappresenta i tre elementi necessari affinché un incendio si sviluppi:

Combustibile: materiale che alimenta il fuoco (legno, carta, benzina, ecc.).

Ossigeno: indispensabile per la reazione di combustione.

Calore: sufficiente a innescare la combustione.

Gli estintori operano agendo su uno o più di questi elementi per estinguere l’incendio.

CLASSIFICAZIONE DEGLI ESTINTORI

Gli estintori sono classificati in base al tipo di incendio che sono in grado di combattere. In Italia, come nella maggior parte dei paesi europei, la classificazione segue standard internazionali che distinguono tra i seguenti tipi di fuoco:Classe A: Incendi di materiali solidi come legno, carta e tessuti.

Classe B: Incendi di liquidi infiammabili come benzina, olio e vernici.

Classe C: Incendi di gas come metano, propano o butano.

Classe D: Incendi di metalli, come magnesio, titanio e sodio.

Classe E: Incendi che coinvolgono apparecchiature elettriche sotto tensione.

Classe F: Incendi legati a oli e grassi da cucina (es. olio da frittura).

TIPOLOGIE DI ESTINTORI

A seconda del tipo di agente estinguente contenuto, gli estintori si dividono in diverse tipologie. Ognuno di essi è progettato per specifici scenari di incendio.

Estintori a polvere

Gli estintori a polvere sono tra i più diffusi grazie alla loro versatilità. Possono essere utilizzati per spegnere incendi di classe A, B, C ed E. L’agente estinguente è una polvere chimica che interrompe la reazione di combustione, soffocando le fiamme e isolando il combustibile.

Vantaggi:

• Elevata efficacia contro diversi tipi di incendi.

• Adatti per ambienti industriali e aree esterne.

Svantaggi:

• La polvere può causare danni ai dispositivi elettronici e sporcare l’area.

Estintori a CO2 (anidride carbonica)

Gli estintori a CO2 sono particolarmente indicati per incendi di classe B, C ed E. La CO2 soffoca le fiamme, riducendo la quantità di ossigeno disponibile, senza lasciare residui.

Vantaggi:

• Ideali per ambienti con apparecchiature elettroniche sensibili (uffici, laboratori).

• Non lasciano residui dopo l’uso.

Svantaggi:

• Efficacia limitata su materiali solidi (classe A).

• La CO2 è meno efficace in ambienti aperti.

Estintori a schiuma

Gli estintori a schiuma sono particolarmente efficaci per incendi di classe A e B. La schiuma crea una barriera tra il combustibile e l’ossigeno, impedendo il ritorno delle fiamme.

Vantaggi:

• Adatti per incendi di liquidi infiammabili.

• Maggiore copertura rispetto agli estintori a CO2.

Svantaggi:

• Non indicati per incendi di gas o materiali metallici.

Estintori a base d’acqua

Gli estintori a base d’acqua sono i più comuni per spegnere incendi di classe A. L’acqua abbassa rapidamente la temperatura del materiale in fiamme, fermando la combustione.

Vantaggi:

• Ideali per incendi di materiali solidi comuni.

• Economici e facili da reperire.

Svantaggi:

• Non adatti per incendi di classe B, C o D.

• L’acqua può causare danni collaterali, soprattutto in presenza di impianti elettrici.

COME SCEGLIERE L’ESTINTORE GIUSTO

La scelta dell’estintore dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di materiali presenti nell’ambiente, la grandezza dello spazio da proteggere e la probabilità che si verifichino determinati tipi di incendi. È fondamentale assicurarsi che l’estintore sia omologato secondo le norme vigenti e adatto alle specifiche esigenze del luogo in cui verrà installato.

Considerazioni normative

In Italia, la normativa di riferimento per gli estintori è stabilita dal Decreto Ministeriale 2 settembre 2021, che regola i criteri generali di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. Tale normativa definisce i requisiti minimi in termini di numero, tipologia e manutenzione degli estintori, e impone verifiche periodiche per garantirne la piena efficienza.

MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI

Per garantire la massima efficienza in caso di emergenza, gli estintori devono essere sottoposti a una regolare manutenzione. Le normative italiane prevedono che gli estintori vengano ispezionati almeno una volta ogni sei mesi da personale qualificato. Durante queste ispezioni vengono verificate:

• La pressione interna del dispositivo.

• L’integrità del contenitore e dell’agente estinguente.

• La funzionalità della valvola di erogazione.

Ogni 12 anni, gli estintori devono essere sottoposti a revisione completa, che prevede lo svuotamento e il controllo approfondito del contenitore.

COME UTILIZZARE UN ESTINTORE

Saper usare correttamente un estintore è fondamentale per intervenire in sicurezza durante un incendio. Gli estintori portatili sono progettati per essere utilizzati con una semplice sequenza di azioni, spesso riassunte nell’acronimo PASS:

Pull (tira): Rimuovere la spina di sicurezza dall’impugnatura.

Aim (mira): Dirigere il beccuccio dell’estintore verso la base delle fiamme.

Squeeze (premi): Premere il grilletto per rilasciare l’agente estinguente.

Sweep (spazza): Muovere il beccuccio da un lato all’altro per coprire l’area in fiamme.

CONCLUSIONI

Gli estintori sono strumenti essenziali per garantire la sicurezza in caso di incendio, ma per essere efficaci richiedono una corretta scelta, installazione e manutenzione. Conoscere le diverse tipologie di estintori e saperli utilizzare correttamente può fare la differenza in situazioni di emergenza. È altresì fondamentale rispettare le normative vigenti, garantendo che gli estintori siano sempre funzionanti e pronti all’uso.

Dotarsi delle giuste conoscenze e strumenti è un passo cruciale per proteggere sé stessi e gli altri da uno dei rischi più devastanti per persone e beni: il fuoco.

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